EDEN HAZARD: IL TALENTO DI LA LOUVIERE

La leggenda narra che in una lontana cittadina vallone nella provincia di Hainaut, nasceva il più grande giocatore della storia del calcio belga: Vincenzo Scifo. Venticinque anni dopo, la stessa cittadina vedrà la nascita di colui che potrebbe spodestare dal trono la leggenda di Scifo: un talento puro, a cui il Dio del calcio ha deciso di donare quel modo di accarezzare la palla, tanto gentile quanto tremendamente efficace; una di quelle capacità destinate solo a pochi eletti. Stiamo parlando di Eden Hazard

Eden nasce il 7 Gennaio 1991 a La Louvière, in Belgio. Eden è figlio d’arte, suo padre Thierry Hazard, è stato calciatore dell’RAA Louvièrose, in D2 francese, la madre è un ex-calciatrice professionista, senza dimenticare suo fratello minore, Torghen, che pure lui avrà un gran futuro nel calcio, ma questa è un’altra storia. Eden inizia a tirare i primi calci al pallone all’età di 5 anni e da quel momento non smette più, a 10 anni passa all’ AFC Tubize, squadra belga di seconda divisione, e viene adocchiato dai maggiori club del paese e non solo: quando ha soli 11 anni viene scoperto dagli osservatori del Lille, che però non riescono a convincere i genitori a lasciarlo partire in tenera età dal Belgio. Il trasferimento nel nord della Francia è così rimandato al 2005, e dopo soli due anni con le giovanili dei “mastini”, Eden passa al professionismo, firmando un contratto con il Lille fino a giugno 2012. 

Esordisce nella stagione 2007/08 nella partita contro il Nantes, subentrando al 77° minuto con la sua squadra sotto di due reti a zero. Nelle settimane seguenti entra a gara in corso in altre 3 occasioni, per poi essere relegato nella squadra delle riserve in 4° divisione. La stagione successiva rappresenta il trampolino di lancio per il talento vallone, a soli 18 anni disputa ben trenta gare in campionato segnando anche quattro reti in campionato e due in coppa. Passano le stagioni e la sua crescita è visibile agli occhi di tutti, riceve il riconoscimento come miglior giovane del campionato, trofeo vinto in passato da giocatori come Zidane, Pires, Henry, Trezeguet e Ribery, tanto per citarne qualcuno. Iniziano ovviamente a susseguirsi voci riguardanti un suo possibile trasferimento in un top club europeo, ma Eden vuole crescere con calma nel Lille, così il talentino belga decide di restare ancora un’altra stagione in Francia. La scelta di rimanere con i mastini del Nord lo premia, infatti l’allenatore del Lille, Rudi Garcia, non può fare a meno del trequartista di La Louvière che trascinerà la sua squadra fino alla vittoria della Ligue 1 e della coppa nazionale, più di cinquant’anni dopo l’ultima volta, dimostrandosi il miglior giocatore del campionato francese, insieme al compagno Moussa Sow. Avendo vinto il titolo, il Lille approda in UEFA Champions League. Hazard conclude il 2011 ricevendo una nomination per la squadra dell'anno dei tifosi di UEFA.com, mentre a fine stagione viene votato nuovamente miglior giocatore della Ligue 1, dopo aver messo a segno la prima tripletta in carriera nel 4-1 sull'AS Nancy-Lorraine. A fine stagione chiuderà l’avventura in maglia biancorossa, dopo 194 presenze e 50 reti, cedendo alla tentazione di trasferirsi a Londra, più precisamente ai “Blues”, che sborsano 32 milioni di sterline (40 milioni di Euro circa).

Una spesa astronomica quella fatta dal magnate russo, sul talento del belga già non si discuteva, ma arrivare a spendere 40 milioni non era eccessivo? No, non lo era, e Hazard lo dimostrerà sul campo. I numeri, fin da subito, lo hanno confermato: realizza quattro assist nelle prime due gare di Premier e va a segno alla terza giornata contro il Newcastle, concludendo la stagione da assoluto protagonista vincendo l’Europa League. La stagione successiva, con l’approdo di Josè Mourinho, Hazard diventa elemento imprescindibile dello scacchiere tattico dell’allenatore portoghese, concludendo la stagione con 17 reti in 49 presenze, e a fine stagione cambierà il numero dal 17 al 10, a testimonianza che nei “Blues” è l’uomo che ha più classe. La stagione successiva infatti, si dimostrerà il vero trascinatore della cavalcata alla vittoria della Premier League con 13 goal e 9 assist, vincendo il titolo di miglior giocatore del massimo campionato inglese. A fine stagione, la società gli ha aumentato l’ingaggio (guadagnerà 13 milioni a stagione) e rinnovato il contratto che adesso scade nel 2020, un vero contratto da top-player. Hazard ha 24 anni ed ha ulteriori margini di miglioramento che lo potrebbero portare un giorno ad ambire al Pallone d’Oro.

Passando a questioni prettamente tecnico-tattiche, Hazard è rapido e brevilineo, classico giocatore dalla giocata in grado di infiammare gli spalti. Paragonato a Zinedine Zidane per il suo tocco di palla, crea facilmente superiorità numerica saltando l’uomo con i suoi dribbling ubriacanti, creando molti assist per i compagni, pur vedendo spesso la porta. Ambidestro totale, ci associa un tiro secco e preciso, ottimo anche nei calci piazzati, freddo e infallibile dagli undici metri. Oltre a queste qualità, Hazard corre e si sacrifica, dando spesso una mano a difesa e centrocampo, non come tanti presunti fenomeni, che di fornire aiuto ai compagni non hanno assolutamente voglia. I margini di miglioramento sono ancora molti, ma Hazard già adesso ha i numeri del top-player, ed è destinato a scrivere pagine importanti della storia del calcio.

di Patrik Nieddu

ECCO QUI il repertorio di eden hazard


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