VIDAL: EL GUERRERO

Arturo Erasmo Vidal…celebre e sofisticato centrocampista del calcio italiano tanto di nome quanto di fatto. È originario di Santiago del Cile; più precisamente del barrio chiamato “La Victoria”, secondo di sei fratelli, tre maschi e tre femmine. E da qui che Arturo ripromette alla madre Jaqueline, che un giorno il denaro non sarà più un problema per mantenere la famiglia, sebbene il padre li abbia abbandonati. Con il senno di poi, possiamo dire che ci ha visto lungo…

Il suo esordio calcistico si ha con la piccola squadra di quartiere, il Rodelindo Roman, e ben presto, a soli 12 anni, potrà entrare nel settore giovanile dei Colo-Colo, squadra per cui tifava da sempre. Avrà la fortuna di essere allenato da Claudio Borghi, allenatore che avrà il merito di farlo debuttare nel settore professionisti a 19 anni. Otterrà poi un posto da titolare nei Colo-Colo più avanti, nel 2006, e vincerà il campionato del 2007 con essi.

Cuore, piede, corsa e idee, qualità che non scapperanno all’occhio di Rudi Voller, direttore sportivo del Bayer Leverkusen, squadra tedesca che lo acquisterà per 8.2 milioni di Euro. In Germania tuttavia, inizialmente Vidal sembra non ricevere la giusta valorizzazione, un errore a dir poco madornale, visto che riuscirà a dare del suo meglio nella stagione 2010/2011 dove realizzerà ben 13 gol su un totale di 44 partite stagionali giocate condite da prestazioni eccezionali. Prestazioni che faranno innamorare Fabio Paratici, coordinatore dell’area tecnica della Juventus, che riuscirà ad agguantarlo per 10 milioni e 200 mila Euro. Arturo rispondeva alla perfezione ai requisiti richiesti da Antonio Conte: carisma, forza e voglia travolgente, senza dimenticare le sue grandi capacità tecniche che convinceranno Conte a cambiare modulo, desistendo all’idea iniziale del 4-2-4, modulo ambizioso, ma con la presenza di un tale fuoriclasse ormai inutile. Ben presto sarà soprannominato "El Guerrero", ma il passo da guerriero a vero e proprio re è cosa rapida, e difatti il suo ultimo appellativo in Italia diverrà “King Arthur”. Festeggia lo scudetto con la Juventus per tre volte di fila e le resta legato anche a seguito dell’addio di Conte, poco importa delle allettanti offerte proposte da squadre di fama internazionale, come il Real Madrid, Manchester United e l'Arsenal. 

Flessibile ed eccellente a livello tattico, Vidal sebbene sia centrocampista è definibile come un giocatore a “tutto campo”, non esiste area di gioco dove non riesca ad intervenire, tanto in linea difensiva quanto in zona d’attacco, dove ha mostrato un certo fiuto del goal. Nella Juventus passerà un vero e proprio processo di perfezionamento che lo vedrà anche diventare un “rigorista” a pieno titolo, non più un semplice centrocampista ma un vero e proprio campione tuttofare, un uomo simbolo della sua squadra. E non è un caso che uno dei primi soprannomi di Vidal fosse “Come Tierra”, traducibile in italiano con “Colui che mangia la terra”, o più semplicemente come “Mangiapietre”. Un calciatore quindi che corre per tutto il campo, che scavalca gli avversari e gioca da vero centrocampista, ma soprattutto un campione che non si è mai arreso di fronte alle difficoltà che gli si paravano davanti, quei “macigni”, che possono sembrare insormontabili per un esordiente cileno abbandonato dal padre e senza prospettive, con l’incombente difficoltà di riuscire a mantenere la propria famiglia. Ma “El Guerrero” é riuscito a coronare il suo sogno, diventando un fuoriclasse a livello mondiale e leader assoluto della sua nazionale con cui riesce a vincere  la Copa America di quest’anno, pur mantenendo una personalità mite e generosa, che lo renderà tanto protagonista di azioni benefiche e a favore del prossimo, quanto imperturbabile di fronte alle critiche di personaggi che lo vedono come un giocatore “da poco” e che “non valeva i soldi spesi”, alle quali Vidal ha risposto con i fatti…da vero King Arthur!

di Lorenzo Davico

ECCO QUI qualche azione e goal de "el guerrero"


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